In seguito al terremoto che ha colpito Amatrice e i borghi circostanti, sono fiorite le iniziative di ristoratori, locali e semplici appassionati di cucina che stanno raccogliendo fondi per i territori colpiti.
Lodevole l‘iniziativa di Slow Food, che con la campagna #unfuturoperamatrice ha invitato tutti i ristoratori del mondo ad inserire nei loro menù l’amatriciana e i clienti a sceglierla. Per ogni piatto di pasta venduto, un euro sarà donato dal ristoratore, uno, invece, dal cliente e il ricavato sarà direttamente versato al Comune di Amatrice.
La fondazione capitanata da Petrini, poi, ha invitato tutti ad acquistare prodotti del territorio amatriciano.
Come Confraternita della Buona Tavola siamo molto vicini ai terremotati. Abbiamo deciso così di diffondere la ricetta ufficiale dell’amatriciana, recuperata dal nostro presidente onorario Paolo Dall’Igna, invitando tutti gli associati, gli amici e i simpatizzanti a prepararla con le materie prime provenienti dai territori interessati dal sisma.
La ricetta del Comune di Amatrice
(dosi per 4 persone)
Ingredienti: 500 g di spaghetti, 125 g di guanciale di Amatrice, un cucchiaio di olio extravergine di oliva, un goccio di vino bianco secco, 6 o 7 pomodori San Marzano o 400 g di pomodori pelati, un pezzetto di peperoncino, 100 g di pecorino di Amatrice grattugiato, sale.
Preparazione: Mettere in una padella, preferibilmente di ferro, l’olio, il peperoncino e il guanciale tagliato a pezzetti: la proporzione di un quarto, rispetto alla pasta, è tradizionale e sacra per gli esperti e, o si mette il guanciale, vale a dire la parte della ganascia del maiale, o non sono spaghetti all’amatriciana, che solo con esso avranno una delicatezza e una dolcezza insuperabili.
Rosolare a fuoco vivo. Aggiungere il vino. Togliere dalla padella i pezzetti di guanciale, sgocciolare bene e tenerli da parte possibilmente in caldo: si evita il rischio di farli diventare troppo secchi e salati e resteranno più morbidi e saporiti.
Unire i pomodori tagliati a filetti e puliti dai semi (meglio prima sbollentarli, così si toglierà più facilmente la pelle e poi tagliarli). Aggiustare di sale, mescolare e dare qualche minuto di fuoco.
Togliere il peperoncino, rimettere dentro i pezzetti di guanciale, dare ancora una mescolata alla salsa.
Lessare intanto la pasta in abbondante acqua salata. Scolarla bene al dente, e metterla in una terrina aggiungendo il pecorino grattugiato. Attendere qualche secondo e poi versare la salsa. Mescolare e, per chi lo desiderasse, passare a parte altro pecorino.
Photo credits: Wikimedia
Lodevole iniziativa, che condivido, e eccellente ricetta.
Sicuramente meglio delle “lasagne” proposte da Charlie Ebdo !!!
mi auguro che aderiate in molti al fine di dare una mano ai poveri terremotati.